Nonostante la diminuzione del numero degli occupati, il Comitato tecnico Fnsi/Inpgi che si occupa della gestione del Fondo di perequazione, nella riunione del 23 novembre scorso ha proposto di confermare i criteri di erogazione precedentemente adottati.
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Pensionati diretti: “Una tantum” pari ad euro 2.000,00 lordi alle classi di importo pensionistico fino a 2.500,00 euro lordi mensili (beneficiari circa 545 rispetto ai 482 dell’anno precedente);
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Pensionati superstiti: “Una tantum” pari ad euro 1.500,00 lordi alle classi di importo pensionistico fino a 1.000,00 euro lordi mensili riferiti all’intero nucleo (beneficiari circa 25 rispetto ai 33 dell’anno precedente).
Nel 2017, saranno complessivamente 55 i nuovi destinatari dell’ una tantum.
Poiché il Fondo di perequazione ha lo scopo di contribuire alla perdita del potere d’acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo, la suddetta erogazione sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2016.
Dall’erogazione sono stati inoltre esclusi i seguenti trattamenti:
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anzianità contributiva INPGI inferiore a 10 anni;
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pensioni non contributive;
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beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo;
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pensioni a superstiti riferite a posizioni de cujus con anzianità contributiva INPGI inferiore a 10 anni.
“Anche quest’anno – ha commentato la Presidente Marina Macelloni – l’Istituto ha deciso di tutelare i colleghi che percepiscono pensioni basse, tale intervento è stato reso possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale dei colleghi attivi”.