mercoledì, Dicembre 11

Tef, nuovo stop agli stipendi, 6 mesi di arretrati: situazione ormai insostenibile

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Urgente un incontro sul futuro dell’emittente e sulle notizie riguardanti passaggi di proprietà.
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L’Associazione Stampa Umbra e l’Ordine dei Giornalisti ritengono non più rinviabile un incontro  urgente con la proprietà di Tele Editore Fornari  (TEF) al fine di fare definitiva chiarezza sul futuro dell’emittente umbra e dei  giornalisti che vi lavorano.
Nonostante le rassicurazioni date nel corso dei precedenti, e ormai datati, incontri tra azienda e sindacati, l’editore non ha infatti rispettato gli impegni  assunti. In particolare, dopo il pagamento a novembre e dicembre degli stipendi di giugno e luglio e della tredicesima di dicembre, ad oggi non risultano pervenuti altri emolumenti ai giornalisti che scontano un arretrato di sei mesi ancora da riscuotere. Avvertiamo l’assenza di una visione prospettica sul futuro aziendale e sui livelli occupazionali, oltre che di un piano editoriale, più volte richiesto dall’Asu, che incanali l’emittente in un percorso di uscita dalla crisi.
L’Associazione Stampa Umbra e l’Ordine dei Giornalisti chiedono, inoltre, di fare chiarezza sulle notizie riportate da diversi media sul possibile acquisto di Tef da parte dell’editore Polidori, notizie non smentiite dalla proprietà e che rendono il quadro generale dell’azienda ancora più complesso. Il sindacato dei giornalisti umbri, in accordo con l’Ordine per quanto di sua competenza, finora  ha cercato in tutti i modi di venire incontro alla proprietà affinché si creassero le condizioni per una soluzione positiva della vertenza e per il mantenimento dei posti di lavoro, ma senza ottenere riscontri da parte dell’editore il quale, constatiamo con preoccupazione e rammarico, è del tutto assente e non può continuare a fare editoria con i sacrifici dei giornalisti e sulla loro pelle.
I giornalisti e gli altri dipendenti sono fortemente provati dall’attuale situazione che non lascia intravedere una prospettiva  certa per il mantenimento dei livelli occupazionali e per il prosieguo dell’attività di informazione.
Da qui la decisione di  mettere in atto, in accordo con i colleghi della redazione e con le altre organizzazioni sindacali,  tutte le azioni che saranno ritenute utili per fare chiarezza, una volta per tutte, sullo stato dell’arte e sul futuro dell’emittente e dei suoi dipendenti.  Vogliamo evitare che un’altra voce importante del panorama informativo umbro si spenga in silenzio, nell’indifferenza generale.

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