giovedì, Aprile 25

Spoleto, condannato per calunnia dopo denuncia archiviata a cronista. Fnsi: “Precedente importante”

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Un importante precedente a tutela dell’articolo 21 della Costituzione, del diritto dei cittadini a essere informati. Per la prima volta il procedimento per calunnia nei confronti di chi aveva querelato ingiustamente un giornalista è partito su iniziativa diretta della Procura e il Tribunale ha emesso la condanna.
Il caso è quello del collega Carlo Ceraso, che finalmente oggi ha avuto giustizia dal Tribunale di Spoleto.
Alla sentenza erano presenti il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio di Trapani, il presidente dell’Associazione Stampa Umbra, Massimiliano Cinque e il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Mino Lorusso.
“L’auspicio è che quello di Spoleto diventi un precedente seguito anche da altre Procure. Ma allo stesso tempo, questa vicenda richiama alla assoluta urgenza di arrivare quanto prima a una norma di legge contro le querele bavaglio”, commentano Fnsi, Assostampa Umbra e Ordine dei giornalisti, che ringraziano per il loro impegno professionale e civile gli avvocati Iolanda Caponecchi, Rita Urbani e Simone Budelli

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