martedì, Aprile 23

Smart working, nuova proroga fino al 30 giugno 2023

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Disposta nel decreto Milleproroghe, in vigore dal 28 febbraio, la possibilità di ricorrere al lavoro agile per i soggetti ‘fragili’ e i genitori (entrambi lavoratori) di figli under 14.

Nuova proroga per le norme transitorie sullo smart working. La novità è contenuta nella legge di conversione del decreto Milleproroghe in vigore da martedì 28 febbraio 2023: nel testo si prevede, fra l’altro, la possibilità, per alcune categorie di lavoratori, di ricorrere al lavoro agile fino al 30 giugno 2023.

Nello specifico, possono avvalersi dello smart working lavoratori e lavoratrici dipendenti, pubblici e privati, cosiddetti “fragili” e, per il solo settore privato, i genitori (entrambi lavoratori) che abbiano almeno un figlio con meno di anni 14, sempre che tale modalità di svolgimento dell’attività risulti compatibile con le caratteristiche della prestazione.

Entrato di prepotenza nelle vite dei lavoratori italiani durante la pandemia da Covid-19, l’istituto dello smart working, come ricorda il ministero del Lavoro, «non è una diversa tipologia di rapporto di lavoro, bensì una particolare modalità di esecuzione della prestazione di lavoro subordinato introdotta al fine di incrementare la competitività e di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro».

La prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

(Credit Foto: Margo Konstantinova da Pixabay)

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