giovedì, Maggio 9

Pescara, Costante all’assemblea Sga: «Gli editori segnalino i pezzi scritti dall’intelligenza artificiale»

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La crisi dell’editoria, le nuove norme sui prepensionamenti, il futuro del sindacato e della professione. Sono alcuni dei temi affrontati dalla segretaria generale Fnsi con il segretario regionale e componente della giunta esecutiva Ezio Cerasi, il direttivo e gli iscritti e le iscritte all’Assostampa.

La crisi dell’editoria, le nuove norme sui prepensionamenti, il futuro del sindacato dopo il passaggio all’Inps della funzione previdenziale svolta dall’Inpgi fino al 30 giugno 2022. E il futuro della professione, chiamata ad affrontare nuove sfide – come quelle poste dall’intelligenza artificiale – con regole pensate e scritte in un altro secolo.

Questi alcuni dei temi toccati da Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, nel corso dell’assemblea annuale del Sindacato giornalisti abruzzesi, a Pescara, mercoledì 28 giugno 2023, cui ha partecipato con il segretario regionale e componente della Giunta federale, Ezio Cerasi, i componenti del direttivo e gli iscritti e le iscritte all’Assostampa.

«Ho chiesto agli editori di riaprire il confronto contrattuale per affrontare insieme il futuro, partendo dal recupero del potere di acquisto degli stipendi, dalla definizione dell’equo compenso per i colleghi lavoratori autonomi, per contrastare la deriva per cui il nostro sta diventando un lavoro povero», ha evidenziato Costante.

«L’altra esigenza è quella di avere leggi di sistema diverse, più attuali, una nuova legge dell’Ordine, una nuova legge sulla stampa, leggi che ci consentano di andare nel futuro. Mentre stiamo ancora a distinguere tra giornalisti professionisti e pubblicisti, ChatGpt è entrata nelle redazioni. Abbiamo bisogno di norme non per combattere l’intelligenza artificiale, ma per gestirla», ha aggiunto.

«L’impiego scorretto dell’intelligenza artificiale – ha concluso la segretaria generale – può provocare una grande crisi di fiducia del lettore nei confronti dell’informazione. Per questo dobbiamo gestirla e affrontarla, come ha fatto il New York Times, che ha rivendicato di fare un giornale interamente prodotto da esseri umani, o chiedendo che gli editori segnalino quali pezzi sono stati prodotti dall’Ai. Servono soluzioni e serve coraggio, perché non fronteggiare l’intelligenza artificiale significherebbe consegnare la nostra professione ai computer».

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