lunedì, Ottobre 14

La stampa libera che non piace alle mafie

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definitivo18aprile

C’è un’informazione che piace al grande pubblico e piace anche ai mafiosi, perché non cambia niente, non disturba le coscienze e non sollecita il vero cambiamento. Poi c’è l’informazione Libera, quella che invece non piace alle mafie e in nome della quale, nel corso degli anni, tanti giornalisti sono stati attaccati, minacciati e persino uccisi.
Di loro, dei giornalisti vittime delle mafie, e di come oggi l’informazione possa combattere il malaffare, la corruzione e la criminalità si parlerà nell’iniziativa organizzata da Libera, in collaborazione con il collettivo Nuntius, l’Associazione Stampa Umbra e la Rete degli Studenti Medi di Perugia, per giovedì 18 aprile, alle ore 17.00, presso la Casa dell’Associazionismo in via della Viola n.1 a Perugia.
All’iniziativa parteciperanno Antonio Roccuzzo, allievo di Giuseppe Fava e attualmente caporedattore a La7, e Alberto Spampinato, fratello di Giovanni, giornalista dell’Ansa e direttore di Ossigeno per l’informazione, osservatorio sui giornalisti minacciati in Italia.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di riflessione intrapreso quest’anno da Libera Umbria su Informazione e legalità, media e mafie e vuole anche essere un incontro preparatorio in vista del prossimo 3 maggio, VI Giornata nazionale della memoria dei giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo che si celebrerà a Perugia.

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