Riunione di insediamento, martedì 30 maggio 2023, a Roma, della Commissione pari opportunità della Federazione nazionale della Stampa italiana, rinnovata dopo il Congresso di Riccione e l’elezione dei nuovi organismi statutari del sindacato dei giornalisti.
Nella sede della Fnsi, dopo il saluto della segretaria generale Alessandra Costante e moderate dalla nuova presidente della Commissione, Mara Pedrabissi, e dalla presidente uscente, Mimma Caligaris, giornaliste e giornalisti della Cpo hanno affrontato alcuni dei temi di più scottante attualità per la professione, dalle nomine dei nuovi direttori delle testate Rai alla situazione delle colleghe ucraine fino alle conseguenze dell’alluvione che ha investito l’Emilia-Romagna.
Durante la riunione sono stati approvati alcuni documenti, pubblicati anche nella sezione del sito della Fnsi dedicata alla Cpo. La Commissione pari opportunità, si legge fra l’altro, manifesta la propria «solidarietà e vicinanza alle colleghe e ai colleghi al lavoro nelle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna, ai cittadini vittime di questa tragedia e alle istituzioni locali, in particolare al Comune di Conselice, il più danneggiato dall’inondazione, dove si trova l’unico monumento italiano alla libertà di stampa e sempre molto attento ai temi dell’informazione e alla tutela delle giornaliste e dei giornalisti».
Solidarietà viene espressa alle colleghe ucraine, «costrette a lavorare in un contesto di guerra a rischio costante della propria incolumità», e alla giornalista Angela Azzaro per «l’ingiustificato, inaccettabile e scandaloso licenziamento dall’Unità a poche settimane dalla sua nomina a direttrice dell’Unità online, decaduta – spiega il documento – non appena lei ha chiesto notizie sul budget».
Infine, la Commissione «non può non riflettere sulle recenti nomine dei direttori della testate giornalistiche Rai e non può non sottolineare con sconcerto la totale mancanza di donne nelle direzioni delle testate giornalistiche. Una decisione – rileva la Cpo Fnsi – che costituisce un vulnus anche dal punto di vista storico, un arretramento che non riguarda purtroppo solo le pari opportunità ma l’intera cultura del Paese».
Sulla Rai e sul rispetto del contratto di servizio, «la Cpo Fnsi, insieme a quella Usigrai, terrà accesi i riflettori e chiede sin d’ora alla presidente della Rai di attivarsi per avere un riequilibrio».
PER APPROFONDIRE
La raccolta integrale dei documenti approvati nella riunione di insediamento della Cpo Fnsi è disponibile a questo link.