mercoledì, Dicembre 11

Ex Inpgi e Casagit, le novità dal congresso Ungp  

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Ai lavori del congresso nazionale Ungp (Unione nazionale giornalisti pensionati), svoltosi nei giorni scorsi a Roma e che ha eletto come nuovo presidente Paolo Serventi Longhi, è intervenuto anche il presidente della Casagit, Gianfranco Giuliani, il quale ha fornito alcune informazioni che, come delegato dei pensionati umbri, ritengo sia utile riferire a tutti i colleghi. Sono 8.000 i giornalisti pensionati iscritti alla nostra cassa di previdenza integrativa che – ha detto Giuliani – attualmente “costano di più di quanto versano” ma che durante la loro carriera professionale “hanno versato più di quanto percepito”. Grazie anche loro – ha proseguito – la situazione economica della Casagit è solida, tanto che – ha assicurato – “non ci sarà alcun aumento dei contributi associativi”.

Il passaggio da Inpgi a Inps ha però determinato nuove modalità di versamento di questi contributi per i giornalisti pensionati che dal primo gennaio l’ INPS non trattiene più nella busta paga. Pertanto dovranno essere pagati direttamente dai soci, mensilmente con accredito in banca oppure con il bollettino postale Mav trimestrale. Dovranno essere i pensionati a comunicare alla Casagit la loro scelta. In mancanza di tale comunicazione la Casagit provvederà ad inviare il bollettino Mav. 

Il passaggio all’ Inps ha comportato anche un cambiamento di natura fiscale i cui effetti – ha spiegato Giuliani – sono rinviati al 2024, quando sarà presentata la dichiarazione dei redditi 2023. Prima di allora non sarà pertanto necessario alcun adempimento mentre sul tema proseguiranno gli approfondimenti già avviati e le interlocuzioni a livello istituzionale. Nulla cambierà per i rimborsi: al momento della dichiarazione dei redditi il socio titolare continuerà, infatti, a detrarre solo le quote di spese sanitarie non rimborsate da Casagit, mentre i coniugi e i familiari potranno detrarre l’intera spesa, inclusa la quota rimborsata da Casagit Salute.

 Il presidente Casagit ha anche parlato di un ampliamento dei servizi offerti agli iscritti. Tra questi il nuovo piano di assistenza “Salute argento”, in collaborazione con la Fondazione Igea onlus per la prevenzione e cura di malattie cognitive come l’ Alzhheimer, con visite di specialisti ed eventuali test psicologici. Tra le prossime novità ci sarà anche il rimborso di integratori con prescrizione medica in sostituzione di terapie mediche.

 Al congresso è intervenuta anche la presidente Inpgi, Marina Macelloni, la quale ha riferito che, dopo il passaggio all’ Inps,  gli iscritti all’ ex Inpgi 2 sono 46.000. Per la nuova governance occorre però modificare lo statuto entro il 31 gennaio prossimo, altrimenti si giungerà al commissariamento dell’ istituto.

 A conclusione dei lavori è stata approvata una mozione nella quale

“il congresso esprime grande preoccupazione per la grave situazione del mondo dell’informazione che ha portato, in seguito ad una crisi industriale senza precedenti e al crollo dell’occupazione giornalistica, al passaggio della gestione principale dell’Inpgi all’Inps”. Nel documento si “invita anche il nuovo gruppo dirigente a definire una posizione ferma e costruttiva sui temi ancora aperti del fondo ex fissa, della transizione da Inpgi a Inps, del contributo di solidarietà dell’1 per cento che il Congresso ritiene illegittimo e iniquo e per il quale l’Ungp valuterà di farsi promotrice anche di un’azione legale assieme alla Fnsi”.

Il passaggio Inpgi-Inps ha comportato soprattutto per i pensionati, ma non solo, difficoltà burocratiche e di accesso ai servizi, sottolineati in vari interventi durante i lavori del congresso. A questo proposito il nuovo presidente Ungp, Paolo Serventi Longhi, ha annunciato che sarà valutata la possibilità di istituire presso tutte le associazioni stampa uno sportello di consulenza ed assistenza per gli iscritti con accordi sistematici con i patronati di sindacati nazionali.

 

Enzo Ferrini, delegato Asu per Unpg

 

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