sabato, Luglio 27

Scadenze e bilancio 2015

0

SCADENZE

Entro lunedì 27 giugno devono essere presentate in Casagit le richieste di rimborso per le spese effettuate in gennaio, febbraio e marzo 2016. Naturalmente è possibile consegnare anche le note spese datate aprile, maggio e giugno 2016, la cui scadenza ultima rimane comunque al 30 settembre 2016.

BILANCIO 2015

La 73° Assemblea Nazionale dei Delegati – in Roma, il 31 maggio – ha ratificato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2015, che si è chiuso con un passivo di 1,55 milioni, dovuto ad un disavanzo per 2,5 milioni della gestione caratteristica (prestazioni sanitarie) compensato in parte dall’andamento della gestione extracaratteristica (attività finanziarie) che ha registrato utili per 950 mila euro. Il Presidente Daniele Cerrato e il Direttore generale Francesco Matteoli hanno invitato a leggere il Bilancio consuntivo 2015 in stretta relazione al Bilancio preventivo 2016, che indica un attivo di 1,5 milioni di euro (750 mila euro per la gestione caratteristica), quale portato delle misure correttive avviate a gennaio 2016. Cerrato ha indicato all’attenzione dei Delegati la persistente difficoltà tra la costante erosione delle entrare contributive (sempre meno giornalisti contrattualizzati e con retribuzioni in continua decrescita) e la sempre maggiore richiesta sanitaria (per il progressivo arretramento del Servizio sanitario nazionale) dal costo sempre crescente. Negli ultimi cinque anni, la Cassa ha perso 3.000 soci ed ogni indicatore lascia prevedere che, in futuro, Casagit non potrà più continuare a reggersi soltanto con la contribuzione classica (dai giornalisti contrattualizzati e pensionati) ma dovrà invece allargare la propria platea ed aprirsi al mercato. Una strada, questa, sottolinea Cerrato, appunto già intrapresa con la costruzione di Casagit Servizi srl, con l’accordo con la Confcommercio (Casagit mette a disposizione, retribuita, il suo know how per costruire una rete di assistenza sanitaria ai potenziali 700 mila titolari di esercizi commerciali) e con l’apertura di un secondo Poliambulatorio a Roma: iniziative dalle quali Casagit si aspetta un beneficio diretto per i soci, ma anche un ritorno economico dall’attività verso terzi. Anche il presidente del Collegio dei Sindaci, Luciano Azzolini, ha ammonito che per la sopravvivenza futura la strada obbligata è appunto quella di attrarre verso Casagit anche altre categorie, alle quali la Cassa potrà mettere a disposizione il know how per la costruzione di un sistema di assistenza sanitaria sul territorio nazionale.

Il Direttore Matteoli ha sottolineato come la sostanziale solidità economica della Cassa sia dimostrata dalla consistenza della riserva tecnica (oggi 34 milioni di euro, esattamente al livello del 2012), dal notevole volume della liquidità (oggi a 45 milioni) e dal volume degli accantonamenti (già assorbiti dal nostro conto economico) a copertura dei rimborsi 2015 e di anni precedenti non ancora liquidati, delle spese di avviamento di Casagit Servizi srl, dei crediti dalle aziende editoriali e dai soci. L’insieme di questi dati, osserva il Direttore generale, autorizza a guardare senza allarme il risultato negativo del Bilancio 2015. Quello delle aziende morose è, avverte ancora Matteoli, un altro dei terreni di massima attenzione: delle oltre 1.400 aziende attive tenute alla contribuzione, almeno 400 lamentano un costante ritardo e difficoltà nei versamenti. Inoltre abbiamo altre 300 aziende tra quelle fallite e cessate, nei confronti delle quali la Cassa ha crediti per circa 3,3 milioni di euro.

Grazie alla sostanziale solidità economica, Casagit continua a sostenere un significativo impegno di solidarietà nei confronti dei settori più disagiati della categoria: mediamente infatti, ogni anno tra i 1.500 e i 2.000 soggetti (e i loro familiari) ricevono le prestazioni della Cassa anche se le loro aziende non hanno versato i contributi; 1.200 cassaintegrati e disoccupati sono assistiti gratuitamente con i loro familiari; 2.000 soci versano contributi inferiori al minimale (cioè meno di 1.000 euro) e ricevono assistenza piena compresi i loro familiari. Infine, 120 pensionati sono assistiti a contribuzione zero ed altri 360 a contribuzione ridotta. In sostanza, circa il 20 per cento degli assistiti Casagit gode oggi di un trattamento di solidarietà.

Pin It on Pinterest