Si svolto a Terni presso l’Auditorium Acciai Speciali Terni il corso di formazione per giornalisti organizzato dall’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, su proposta del Gruppo Umbro dell’Ussi sul tema “Calcio ed integrazione: quando la cronaca aiuta a combattere l’intolleranza”. Il corso, rientrava nel ciclo di appuntamenti di formazione obbligatoria prevista dall’Ordine dei Giornalisti, è coinciso con l’inaugurazione della venticinquesima edizione del Torneo Primi Calci Terni, che nel fine settimana coinvolge in sei campi della provincia 32 squadre e circa 600 bambini classe 2008 e 2009 provenienti da tutta Italia.
Ad aprire gli interventi Massimiliano Castellani, caporedattore sport del quotidiano Avvenire, che ha raccontato alcune storie particolari di calcio, puntando particolarmente l’accento sia sul tema della discriminazione (razziale, ma anche su base religiosa) ma anche su esempi di squadre che hanno preferito anteporre l’inclusione totale e senza barriere di alcun tipo – compreso quelle a livello fisico – al conseguimento. Successivamente ha posto l’accento alla particolare trattazione dello sport che per la sua specifica natura fa il quotidiano milanese.
Con Ottavio Bonincontro, della scuola calcio AS Roma c’è stata invece l’occasione per parlare di educazione allo sport per i bambini e per le loro famiglie, dove la società giallorossa rappresenta un modello, avendo scelto di includere – oltre al fairplay – il rendimento scolastico dei bambini come elemento fondamentale nella valutazione complessiva dei bambini e dei ragazzi. Stefano Violini, presidente della società sportiva Collepieve di Perugia, ha raccontato l’esperienza personale che lo ha portato a dare vita ad una realtà di puro settore giovanile che da ormai oltre un decennio fra dell’integrazione fra culture diverse la propria ragione di vita. Una società dove la quasi totalità dei tesserati sono ragazzi di origine straniera, alcuni dei quali tolti dalla strada e che per molti anni non prevedeva alcuna retta di iscrizione. Violini si è però anche soffermato sugli episodi di razzismo dei quali settimanalmente la squadra è oggetto dagli spalti da parte degli adulti.
Il calcio come antidoto alla strada è stato anche il filo conduttore della narrazione di Enzo Stellato, tecnico della Sannicolese, realtà giovanile del casertano che mette insieme ragazzi italiani di una zona difficile del nostro Paese e ragazzi di origine straniera. Infine, Roberto Coata, responsabile degli eventi esterni della scuola calcio Frosinone ed organizzatore del Torneo Primi Calci, ha posto l’accento sulla necessità di tornare ad un calcio lontano dagli eccessi e dai clamori e che soprattutto a livello di scuola calcio e settore giovanile, garantisca ai bambini ed ai ragazzi la possibilità di giocare senza assilli e nella più totale inclusione. In questo senso, Coata ha sottolineato l’importanza del ruolo dei genitori, chiamati a lasciare da parte le pressioni e lasciando i bambini liberi di esprimersi, poiché chi avrà talento saprà emergere lo stesso. Dopo il saluto del presidente regionale Ussi Umbria Giorgio Palenga, ha moderato l’incontro il segretario regionale del gruppo umbro Emanuele Lombardini.