sabato, Ottobre 5

Forte preoccupazione per la situazione di Nuova Teleterni

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L’Associazione Stampa Umbra esprime forte preoccupazione per la situazione di Nuova Teleterni, dove da mesi non vengono più versati in modo regolare stipendi e contributi all’Inpgi per il personale giornalistico.

Alle serie difficoltà gestionali si aggiunge la scelta inaccettabile della proprietà di far pagare ai colleghi il prezzo di una ristrutturazione aziendale d’emergenza che mortifica e compromette l’attività dell’emittente.

A questo portano infatti la decisione di non rinnovare i contratti di collaborazione a tre giornalisti, concludendo prima della scadenza il rapporto con un collega, e la richiesta ai dipendenti rimasti in azienda di ridurre l’orario di lavoro, con conseguente decurtazione della retribuzione.

Nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai giornalisti coinvolti nella vicenda, ai quali l’Asu ha messo a disposizione la propria assistenza, richiamiamo la proprietà a un atteggiamento responsabile e a sanare interamente le pendenze retributive e contributive, rispettando gli impegni assunti con i colleghi e con la nostra organizzazione sindacale.

Quanto sta avvenendo a Nuova Teleterni rischia di generare una nuova drammatica crisi in un comprensorio già coinvolto in processi di depauperamento professionale della categoria giornalistica, nel quale testate storiche sono state interessate da pesanti ridimensionamenti o sono scomparse, con forti contraccolpi occupazionali.

Facciamo, pertanto, appello alle istituzioni locali e regionali perché prendano consapevolezza di quanto sta accadendo e assumano l’iniziativa di aprire un confronto con la proprietà di Nuova Teleterni per assicurare la continuità dell’attività dell’emittente e tutelare i posti di lavoro.

L’Asu ha già provveduto a investire la presidente Donatella Tesei, insieme alla nuova giunta regionale, della necessità di un confronto sulla situazione dell’informazione in Umbria e ritiene indispensabile che la proprietà di Nuova Teleterni torni al tavolo sindacale per offrire adeguate garanzie sulla prosecuzione dell’impresa editoriale e sul rispetto dei contratti di lavoro.

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